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MARTA BONADONNA

TERAPIA INDIVIDUALE
La terapia individuale inizia con una fase di CONSULTAZIONE – 2 /3 colloqui – che consente di approfondire le problematiche e valutare la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico. Le difficoltà e i sintomi devono essere letti all'interno del contesto delle relazioni in cui si manifestano. La vita è sempre un intrecciarsi complesso di incontri e relazioni, storie, esperienze intessute in maniera unica e irripetibile
La restituzione di quanto emerso chiude la consultazione e dà avvio al PERCORSO TERAPEUTICO che aiuta a comprendere i problemi, i loro significati e a scoprire le modalità per risolverli. La comprensione dei processi che alimentano e sostengono ciò che crea malessere, permette di reperire gli strumenti necessari per attuare il cambiamento in vista del benessere. E' un lavoro di ricerca attraverso la parola, l'ascolto e la condivisione.
«L’efficacia dei placebo dimostra che la vita, la guarigione e la sofferenza umana appartengono al mondo del processo mentale, in cui le differenze, cioè le idee, le informazioni, e persino le assenze, possono fungere da cause». Gregory Bateson, 1987.
La restituzione di quanto emerso chiude la consultazione e dà avvio al PERCORSO TERAPEUTICO che aiuta a comprendere i problemi, i loro significati e a scoprire le modalità per risolverli. La comprensione dei processi che alimentano e sostengono ciò che crea malessere, permette di reperire gli strumenti necessari per attuare il cambiamento in vista del benessere. E' un lavoro di ricerca attraverso la parola, l'ascolto e la condivisione.
«L’efficacia dei placebo dimostra che la vita, la guarigione e la sofferenza umana appartengono al mondo del processo mentale, in cui le differenze, cioè le idee, le informazioni, e persino le assenze, possono fungere da cause». Gregory Bateson, 1987.

TERAPIA FAMILIARE
Durante il primo contatto telefonico, viene spiegata la modalità di lavoro e si raccoglie la disponibilità dei familiari a partecipare alla prima fase di CONSULTAZIONE (2/3 incontri) che si relazionano con chi soffre/necessita di un aiuto. La possibilità di raccogliere i diversi punti di vista e le emozioni relative, permette di comprendere i processi relazionali e comunicativi del sistema familiare e di avere la possibilità di risolvere le problematiche anche in breve tempo. La Terapia Familiare permette di cogliere le connessioni tra il disagio individuale e il funzionamento di tutti i membri della famiglia che inevitabilmente e in modi diversi sono coinvolti nel problema o nel sintomo espresso. Le dinamiche familiari sono la fonte di comprensione dei problemi e, insieme, la risorsa migliore e più efficace per risolvere le difficoltà.
La fase di consultazione si conclude con la restituzione di quanto emerso e con la proposta di un PERCORSO TERAPEUTICO condividendo la modalità del lavoro (alternato/alcuni membri della famiglia/tutta la famiglia), la frequenza dei colloqui, i tempi e gli obiettivi del lavoro.
La fase di consultazione si conclude con la restituzione di quanto emerso e con la proposta di un PERCORSO TERAPEUTICO condividendo la modalità del lavoro (alternato/alcuni membri della famiglia/tutta la famiglia), la frequenza dei colloqui, i tempi e gli obiettivi del lavoro.

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
Nel caso di problematiche segnalate per un bambino/a dai 18 mesi agli 11 anni, la fase di CONSULTAZIONE inizia con un incontro con i soli genitori per raccogliere le informazioni necessarie e spiegare la modalità di lavoro. Questa consiste in una SEDUTA DI GIOCO con tutta la famiglia e l'eventuale somministrazione di test diagnostici. I sintomi e in generale i comportamenti dei bambini sono modalità per mettere in evidenza dei problemi relazionali e indicano come i membri di ogni famiglia si relazionano tra di loro, affrontano le richieste della quotidianità e gestiscono i cambiamenti della crescita.
La rilettura e la definizione del problema chiude la consultazione e apre al PERCORSO TERAPEUTICO. I genitori sono partecipi e competenti, con l’aiuto del terapeuta sono invitati a osservare il sistema familiare, a esplicitare i significati attribuiti ai comportamenti, a comprendere le emozioni, a interrogarsi su modalità alternative di risoluzione dei problemi e a condividere nuove opzioni per relazionarsi in famiglia.
La rilettura e la definizione del problema chiude la consultazione e apre al PERCORSO TERAPEUTICO. I genitori sono partecipi e competenti, con l’aiuto del terapeuta sono invitati a osservare il sistema familiare, a esplicitare i significati attribuiti ai comportamenti, a comprendere le emozioni, a interrogarsi su modalità alternative di risoluzione dei problemi e a condividere nuove opzioni per relazionarsi in famiglia.

TERAPIA DI COPPIA
La terapia di coppia inizia con una fase di CONSULTAZIONE – 2 o 3 colloqui – che consente di approfondire le problematiche e valutare la possibilità di intraprendere un PERCORSO TERAPEUTICO e i relativi obbiettivi
La crisi della coppia che motiva la richiesta di aiuto permette di mettere luce sulla “COMPOSIZIONE” DELLA RELAZIONE e come questa sia nata e nel tempo abbia fatto fronte agli eventi della vita, come ad esempio l’arrivo di un figlio, l’impegno nel lavoro, la relazione con le rispettive famiglie di origine, le questioni educative, la malattia, i lutti, etc.
Non sempre la richiesta di aiuto è di entrambi i partner e a volte avviene a seguito di un allontanamento o di un desiderio di portare dei cambiamenti sostanziali nel rapporto. Il lavoro di comprensione del disagio così come l’esplorazione della comunicazione, permette alla coppia di leggere i significati non sempre chiari e a volte ambigui dello scambio e a reperire e a mettere in pratica nuove modalità per affrontare le sfide della vita insieme.
La crisi della coppia che motiva la richiesta di aiuto permette di mettere luce sulla “COMPOSIZIONE” DELLA RELAZIONE e come questa sia nata e nel tempo abbia fatto fronte agli eventi della vita, come ad esempio l’arrivo di un figlio, l’impegno nel lavoro, la relazione con le rispettive famiglie di origine, le questioni educative, la malattia, i lutti, etc.
Non sempre la richiesta di aiuto è di entrambi i partner e a volte avviene a seguito di un allontanamento o di un desiderio di portare dei cambiamenti sostanziali nel rapporto. Il lavoro di comprensione del disagio così come l’esplorazione della comunicazione, permette alla coppia di leggere i significati non sempre chiari e a volte ambigui dello scambio e a reperire e a mettere in pratica nuove modalità per affrontare le sfide della vita insieme.

MEDIAZIONE FAMILIARE
La mediazione familiare è un percorso per la riorganizzazione della vita familiare in vista o a seguito della separazione o del divorzio finalizzato a prendere accordi che rispondano ai bisogni di tutte le persone coinvolte in questo cambiamento, soprattutto i figli, e insieme a definire lo scambio e il dialogo come genitori e non più come coppia. Durante il percorso si può mettere a tema e accordarsi su tutte le tematiche, ovvero il tempo con i figli, il cambiamento della casa, gli aspetti economici, la presenza dei nuovi compagni, la comunicazione della separazione, l’alternanza della presenza alle ricorrenze, etc.
La Mediazione Familiare è un percorso breve di 8-10 incontri che prevede sempre la presenza di entrambi i genitori.
La Mediazione Familiare è un percorso breve di 8-10 incontri che prevede sempre la presenza di entrambi i genitori.

«L’efficacia dei placebo dimostra che la vita, la guarigione e la sofferenza umana appartengono al mondo del processo mentale, in cui le differenze, cioè le idee, le informazioni, e persino le assenze, possono fungere da cause». Gregory Bateson
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